mercoledì 13 maggio 2009

Diario di viaggio

Diario Di viaggio

L'altra mattina, al banchetto di Vergato, stavo tentando, con molte difficoltà, di spiegare la differenza che intercorre, in termini di senso civico, fra il nostro paese ed il resto dell'europa. I miei interlocutori appartenevano al gruppo della Focci tranne un ragazzo in bici che, intendendosi ad occhio col resto del gruppazzo cercava di contrastare le mie ampie e documentate argomentazioni senza che io avessi il tempo di finire le frasi.

Cercavo di spiegare che negli altri paesi europei i barboni, come li intendiamo noi, quasi non esistono. Cercavo di spiegare che la parola inglese Homeless o il francese Clochard, usata da loro al posto di barbone, impone un'altra interpretazione.

Homeless letteralmente significa senza casa, cioè una persona che per problemi mentali, psichici o semplicemente per scelta decide o è costretto a vagabondare.

Non mi è mai successo che un homeless in Inghilterra mi abbia mai chiesto l'elemosina, e neanche in Germania, in Irlanda etc.

Non l'avessi mai detto............. il ragazzotto è montato sù e con saccenza mi ha detto:

Ha!, vuoi dire che nel resto dell'Europa non esistono i barboni?

Ed io di rimando: Non nell'accezzione comune del termine barbone, noi lo usiamo come : persona che vive di espedienti.......vivere d'espedienti, di ripieghi, arrangiandosi. Chiedendo l'elemosina? rubando?

Noi li consideriamo mendicanti, loro li considerano bisognosi.

Mi ha risposto ( prima che finissi la mia frase ): Non è vero, io da poco sono stato ad Amsterdam.............Amsterdam?.................il più grosso crocevia di tossici del mondo?....... dove per incontrare un olandese devi camminare per 2 giorni e 2 notti?......... dove si andava da ragazzi a farsi i cannoni?............ gustandosi il momento in cui lo sbirro olandese ti guardava senza arrestarti?.......... forse sarebbe il caso di riformare la scuola e la società in maniera tale che i nostri figli possano trascorrere un mese l'anno in un paese europeo sino al conseguimento del diploma, forse la loro visione della vita si aprirebbe un pò.

E non ci manderei solo i figli, ma anche i padri.

In preda ad una delusione enorme, e ripensando alle mie care valigie che mi aspettavano a casa come ultimo baluardo di salvezza, li ho mandati letteralmente a cagare......... non c'è miglior sordo di chi non vuol sentire.

Ho deciso di postare un diario del mio ultimo viaggio di lavoro in Inghilterra, traetene voi le conclusioni:

Cambridge-Londra, 6 maggio 2009. Mi trovavo ad attraversare il centro città.…. mi dirigevo, con a fianco mia moglie, di nazionalità inglese, verso un locale “in” della città che ospita, dopo Oxford, la più famosa università d’inghilterra, dove da lì a qualche ora avrei dovuto tenere un concerto con altri tre musicisti inglesi.

Splendida situazione.…… belle vie, bei colori, parchi molto curati, pulizia dappertutto, gente molto sorridente in giro, tutti molto gentili, strade perfette, neanche una piccola irregolarità nel manto stradale...oops manco detto.….intravedo un qualcosa che sembra un piccolo buco, circa 30 cm per 2 cm di profondità in una piccola strada privata, che curvando a sinistra portava, attraverso un vialetto alberato, ad un gruppo di case basse stile “old english” ed abitato principalmente da studenti essendo adiacente all’università. A fianco di questo orrido buco, che risaltava come una macchia di caffè su una camicia bianca per ovvi motivi vista la palese ricerca della perfezione nel resto della via, una macchina elettrica di servizio del “district council”, equiparabile al nostro comune, che ricordava qualcosa che stava a metà fra un furgoncino ed una di quelle macchine elettriche che usano per pulire le strade delle nostre città.……, a fianco due operai con indosso l’appariscente classica divisa degli operatori stradali, calzavano degli scarponi appena lustrati, quasi a dover partecipare ad un ricevimento, mancava solo la cravatta.……. immaginate il mio stupore.

Mi fermo, e molto gentilmente chiedo di sapere chi è che paga il lavoro di sistemazione della strada e loro, un po’ stupiti, rispondono che la manutenzione la paga il district council e che loro erano a tutti gli effetti dipendenti comunali regolarmente stipendiati.

Riprendo il mio cammino su questo corso fiancheggiato da piccoli palazzi con giardino, parchi, piazze con alberi, piante, prati all’inglese, parcamente cementificata, giusto l’essenziale, in mezzo al verde stradine in terra battuta, e non terra riciclata dalla polverizzazione dei manufatti di cemento all’italiana.... e di conseguenza poca polvere, e potevi così gustarti un pallido sole accompagnato da una brezzolina quasi invernale che rinfrescandoti il viso ti ricordava che.……….…. che quasi quasi vorrei essere colonizzato dagli inglesi.……………





Immediatamente penso ad una Italy fatta di Sir, Lady, Charles prince of Wales, ‘nice one Mate!……… ??

Ubriaco di un’immaggine di una Italia dei tempi ottocenteschi raccontataci dai nostri avi, l’unica immagine che ho, del resto, essendo io calabrese.…...a buon intenditor parche parole.….., piena di parchi, strade e giardini riccamente orpellati, la mia attenzione viene catturata da un ricco uomo d’affari che, inginocchiato in terra nei pressi di un market senza minimamente curarsi del suo sicuramente prezioso abito, intento a soccorrere un “barbone” privo di sensi ma che reggeva ancora il guinzaglio al cui altro capo stava uno di quei cagnini carini, quelli bianchi e neri che si vedevano nelle pubblicità tempo addietro.…….. una busta della spesa lasciata cadere in terra descriveva chiaramente la gravità della situazione.

“Fratello? Mate? Stai bene??? Stai tranquillo, abbiamo già chiamato un’ambulanza” e altalenante, rivolto al cane, accarezzandolo con fare amorevole spendeva parole nel tentativo di confortarlo “Tranquillo caro, tutto bene, il tuo padrone si riprenderà”.

Ho osservato per alcuni minuti e con attenzione questa amara scena di vita quotidiana, quando i destini di due individui si incrociano senza tenere conto della loro estrazione sociale, perché in un paese civile non si tiene conto dell’estrazione sociale, i cittadini di un paese civile sono tutti uguali, fortunati o sfortunati si considerano tutti quanti concittadini, il “barbone” viene considerato come una persona bisognosa, alla stregua di un ammalato, e lo stato si prende cura di lui.

Ho notato la busta della spesa.……. la “persona bisognosa” era stata al market a far la spesa, ed uscendo aveva avuto un malore.………….. io non credo di aver mai visto un barbone in Italia far la spesa, di solito sono seduti fuori a chieder soldi.……… adesso che ci penso nei miei numerosi viaggi per l’Europa non mi è mai successo che qualcuno mi abbia chiesto del danaro per strada.…………….. il “bisognoso inglese” mi ha venduto però un giornale tipo Piazza Grande per 1 pound ed era quasi offeso quando volevo pagarlo 1.50 giusto per un aiuto.……….. mi ha risposto “Grazie, ma costa soltanto 1 pound”……. ho chiesto scusa, ho pagato la cifra richiesta e mestamente mi sono allontanato un po’ imbarazzato dall'italianità del mio comportamento.

Loro non accettano l’elemosina, lo stato, i comuni ed i cittadini stessi con le loro tasse si prendono cura di loro, ed il sistema è molto semplice.

A questo punto mi sono chiesto cosa volesse dire “paese civile”……. quando forse i cittadini sono uguali? che a tutti lo stato deve garantire il minimo indispensabile per condurre una vita dignitosa?……….. mi ha risposto una direttiva europea che allegherò ed è liberamente consultabile a questo link

ed un testo approvato dal Parlamento Europeo al link

ed uno ulteriore che allegherò risalente al marzo 2008.

In Europa esiste il reddito minimo di cittadinanza

In Gran Bretagna a partire dai 18 anni chi non ha un lavoro e non ha risparmi per più di 12.775 euro ha diritto all' Income-based Jobseeker's Allowance, a circa 300-350 euro mensili per un periodo di tempo illimitato. A questa cifra si devono aggiungere l'affitto dell'alloggio (Housing Benefit) e tutta una serie di assegni per i figli. In Francia, invece, per avere diritto al Revenu minimum d'insertion (Rmi) bisogna aver compiuto 25 anni (non si applica la condizione dei 25 anni per i disoccupati con figli). Il Rmi prevede (nel 2005) l’integrazione del reddito a 425,40 euro mensili per un disoccupato solo, che diventano 638,10 euro se in coppia (proprio così, laicamente: couple); 765, 72 se la coppia ha un figlio, 893,34 per due figli e 170, 16 euro in più per ogni altro figlio. Una coppia con tre figli arriva quindi ad avere più di 1.150 euro di Revenu minimum d'insertion. In Irlanda ogni disoccupato prende 200€ di benefit alla settimana,166€ a bambino a settimana per ogni famiglia indipendentemente dal reddito, -a questo punto un' irlandese cita l'esempio di amiche che usano questi soldi per il parrucchiere, le scarpe nuove, etc.- 30€ alla settimana a tutti solo in inverno come contributo per scaldare la casa, per i pensionati esistono i sistemi di integrazione della pensione come stabilito dalla comunità europea ( pari al 60% del reddito medio ), ricevono aiuti per le bollette, gli vengono pagati per intero i canoni delle bollette che li prevedono, come ad es. il telefono ma con il costo effettivo delle chiamate a carico del pensionato, trasporti pubblici completamente gratuiti, canone TV pagato................ follia pura, tessera sanitaria che permette di avere oltre che il medico e vari servizi correlati anche le medicine gratis, se non hai la tessera spendi 60€ per una semplice visita medica.

Della tessera ne usufruiscono anziani, disoccupati e mamme single.
Che benefici può apportare una politica sociale del genere?

La prima cosa sicuramente il rispetto dei cittadini per le istituzioni, seconda cosa.…….non so.……. i “barboni” non chiederanno più soldi per strada e verranno considerate per quel che sono, “persone bisognose”?, quindi rispetto fra i cittadini? è probabile!

Quello di cui abbiamo bisogno non è la manutenzione stradale fatta dalla ditta che ha vinto una gara d’appalto al ribasso, e che per sopravvivere deve usare materiali scadenti, sottopagare gli operai, e fare un lavoro sommario ed imperfetto.………. se questo accadesse in Inghilterra, e loro lo chiamano “Cutting Corners”, mi dicono i miei amici inglesi, susciterebbe uno scandalo senza pari.

Noi abbiamo bisogno di svegliare le coscienze dei cittadini con una politica non assistenzialista ma civile perché in uno stato civile, come recita la carta dei diritti dell’uomo tutti devono aver garantito un minimo sufficiente che garantisca loro un’esistenza dignitosa

cito un estratto del teso integrale U.E sulle politiche sociali:

Chiedendo un approccio organico per l'inclusione sociale, il Parlamento incoraggia gli Stati membri a prevedere un sistema di reddito minimo garantito corredato di un pacchetto di misure di supporto. Sollecita poi regimi previdenziali che motivino a cercare nuove opportunità di lavoro e la riduzione della pressione fiscale sui redditi medi. Auspicando l'eliminazione della povertà infantile e del fenomeno dei senzatetto, chiede di assicurare l’accesso a servizi di qualità.

Approvando con 540 voti favorevoli, 57 contrari e 32 astensioni la relazione di Gabriele ZIMMER (GUE/NGL, DE), il Parlamento saluta con favore l’approccio della Commissione all’inclusione sociale attiva, considerando che la finalità generale di tali politiche deve essere quella di dare attuazione ai diritti fondamentali per «permettere alla gente di vivere dignitosamente e di partecipare alla vita sociale e lavorativa». Rileva inoltre che le politiche di inclusione sociale attiva debbano esercitare un impatto decisivo sull'eliminazione della povertà e dell'esclusione sociale, sia per quanti hanno un'occupazione ("i lavoratori poveri") che per quanti non svolgono un'attività lavorativa remunerata.

I deputati ritengono che un approccio più organico all’inclusione sociale attiva debba fondarsi su una serie di principi comuni, tra i quali figurano un legame con mercati del lavoro inclusivi, un collegamento a un migliore accesso a servizi di qualità, il mainstreaming di genere, l'anti-discriminazione e la partecipazione attiva, nonché il sostegno al reddito. A quest'ultimo proposito, reputano opportuno che gli Stati membri, «nel rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità», definiscano i meccanismi di reddito garantito, i connessi benefici e l'assistenza sociale, che dovrebbero essere facilmente accessibili ed assicurare risorse sufficienti, corredati di un piano strategico per le politiche di inclusione sociale.

Garantire a tutti un reddito sufficiente che permetta di condurre una vita dignitosa

Il Parlamento, più in particolare, «incoraggia gli Stati membri a prevedere un meccanismo di reddito minimo garantito per l'inclusione sociale» e li esorta allo scambio di buone prassi. Riconosce, peraltro, che, laddove l'assistenza sociale è fornita, gli Stati membri «hanno il dovere di garantire che i cittadini comprendano quali siano i loro diritti e siano in grado di ottenerli». Si rammarica inoltre del fatto che taluni Stati membri «sembrino ignorare» la raccomandazione 92/441/CEE del Consiglio, che riconosce il "diritto fondamentale della persona a risorse e a prestazioni sufficienti per vivere conformemente alla dignità umana".[…]

Nostro dovere è innanzitutto fare rispettare queste direttive perché come sappiamo le leggi europee hanno la priorità rispetto alle leggi dei singoli stati.

Abbiamo il dovere di riportare le persone ad uno stato di coscienza che rispecchi le conquiste del nostro tempo, per uno che viaggia tanto come me tornare in Italia, passata l’euforia climatica, è un evento traumatico, sembra essere 50 anni indietro.

Dobbiamo riuscire a gestire l’economia ed i fondi dei comuni indirizzandola principalmente a questo tipo di politiche sociali, affinchè tutti i cittadini si possano riavvicinare fra loro.

Lo stato inglese paga il mantenimento del barbone (ma non gli paga l’alcol), e guarda un po’, il dizionario dice :

Barbone […] vagabondo senza dimora fissa né occupazione, che vive d’espedienti […]

quindi se non vive d’espedienti perché lo stato provvede al suo mantenimento non è più un barbone, e quindi solo un uomo malato, un disadattato, una povera persona sfortunata e bisognosa.….

Per gli anziani che non hanno una pensione adeguata è prevista non solo un’integrazione della pensione sino al raggiungimento del reddito minimo che credo, verificherò, sia fissato dall’U.E. al 60% del reddito medio dei cittadini, ma anche ulteriori aiuti a seconda delle varie esigenze.………. e non dimenticate che gli anziani di domani saremo noi.

I nostri figli a 30 anni sono ancora a casa dei genitori.…….. mia moglie è andata via di casa a 18 anni con gli aiuti statali( edit. Hanno probabilmente usato i soldi delle tasse del padre e della madre, credo sia diverso anche il concetto di tasse), ed è stata aiutata dallo stato a crearsi un suo spazio nel mondo del lavoro.

Mio cognato trentaduenne, inglese, laurea in lingue, con un incarico pari al suo grado di istruzione in una ditta di costruzioni, ha casa di proprietà con mutuo quasi interamente pagato.

L’ufficio di collocamento inglese, irlandese, tedesco etc. la prima cosa che ti chiede è che lavoro sai fare, cosa ti piacerebbe fare etc.

Si impegna a trovarti un lavoro adatto alle tue ambizioni, potenzialità, talenti.……….. i miei amici inglesi sono contenti perché tutti loro fanno un lavoro che rispecchia le loro capacità.….. è impensabile fare un lavoro che non ti appaga.

Se l’ufficio di collocamento ti offre lavori che non rispecchiano le tue direttive li puoi rifiutare senza perdere i sussidi del reddito minimo.

Non esistono le gare d’appalto al ribasso perché questo è “Cutting corners”.

Se vogliamo risolvere i nostri problemi è questo che va fatto.………… appena eletti un bel viaggetto prima in europa a vivere la loro civiltà sulla propria pelle, poi al parlamento europeo a chiedere udienze per studiare come affrontare il problema, e per chi ha dimestichezza con l’estero, nei paesi civili, i cittadini, tanto più se sono rappresentanti di altri cittadini sanno che hanno il diritto di essere ascoltati.

Dobbiamo avere un nostro ufficio di collocamento che svolga questo tipo di servizio.

Dobbiamo trovare le risorse necessarie per attuare questo tipo di politica sociale.

Io personalmente è per questo che mi batterò, e so con assoluta certezza che sono cose fattibili, e non mi presterò alle aste al ribasso, spingendo quindi i miei concittadini a delinquere per poter sopravvivere, questo da parte mia sarebbe un comportamento criminogeno ma da noi si usa nascondersi dietro “Ma funziona così”……… se lo stato delinque lo stato stesso lo deve fermare, ed un sindaco e dei consiglieri sono lo stato e possono e devono fermare tutto questo.……. in Italia si delinque per legge e tutto questo deve finire.……………… e dobbiamo farlo noi, è un obbligo morale, è un dovere di padre e di buon cittadino.

Dobbiamo educare i nostri figli al rispetto delle instituzioni, non c’è dubbio, ma prima di tutto dobbiamo educare le istituzioni a rispettare i cittadini.

Mi duole dire che questa è l’unica cosa che può salvare l’Italia e le sue tradizioni dal baratro di una sempre più probabile tragedia causata dal dilagare della povertà, cercando con la memoria la storia, con l’intento di migliorarla.

Invito tutti voi ad informarvi, a verificare documenti alla mano la veridicità delle mie parole, ed a sposare questa causa facendone la punta di diamante di tutta la nostra campagna elettorale che ovviamente, con questi argomenti ben spiegati, vinceremo, sempre che sia serrata, continua, ogni giorno, giorno dopo giorno.

E per coloro che pensano che questa cosa non si possa fare, dico solo che dobbiamo farla, non abbiamo scelta.

E una volta fatto questo, altri ci seguiranno e non dimentichiamo che le rivoluzioni le hanno originate piccoli gruppi di persone, come noi, con le idee chiare e le giuste motivazioni.

E noi le abbiamo, e la rivoluzione che dobbiamo fare è una rivoluzione culturale, pacifica che ci garantisca la possibilità di invecchiare dignitosamente.

Massimiliano Chirico

1 commento:

  1. # cesare_zecca Says:
    maggio 13th, 2009 at 14:16 edit

    Come promesso, max, qualche domanda

    1) i comuni hanno potere esecutivo e legislativo sulla previdenza sociale?
    2) come si potrebbe sostenere ecomicamente quanto illustri? A Grizzana? a Vergato? In Italia abbiamo un deficit colossale (ca. 30k€ a cranio, dai pupetti agli ultranovantenni) => amministranti e politicanti precedenti e attuali hanno dilapidato anche per noi e per le generazioni a venire => non c’è più un tallero in cassa
    3) si può sostenerlo con le risorse disponibili localmente, senza gravare su altri per ciò che concerne noi? su di chi?
    3) che relazioni ci sono tra stato sociale (welfare) e decrescita? sono compatibili? in che modo?
    4) sicuri che tutti i senzacasa siano bisognosi? se solo volessero essere coerenti con alcune loro scelte di vita?
    E’ ragionevole pensare di ragionare per categorie? è giusto cercare di integrare i “barboni”?
    5) quali difetti ha un approccio, di fatto, assistenziale?
    6) Il Regno Unito ha risorse maggiori / inferiori / uguali all’Italia?
    Come le ha ottenute? Il tenore di vita e di stato sociale del Regno Unito è ssotenibile? Che impatto ha ed ebbe su paesi del 2° e 3° mondo (ogni riferimento al Commonwealth è… puramente voluto ;)
    7) Fossi per me eviterei, per legge, il subappalto che è solo una finanziarizzazione deleteria dell’economia alias speculazione (lucro senza fare impresa/lavorare)
    Cosa può fare un comune?
    8) Sicuro che sia necessario l’auto statale per uscire di casa prima che ti vengano i capelli grigi?
    9) La storia è fondamentale come gli individui si pongano nei confronti della comunità che formano. Come sono il senso civico e valoriale nel Regno Unito e in Italia? e l’etica della responsabilità?

    Per il momento devo trattenere la mia mente critica, mi fermo qui.

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