lunedì 11 maggio 2009

Una mattina al mercato

Una mattina al mercato.
Il mercato è un luogo importante per un comprensorio. I paesani si incontravano, scambiavano qualche parola, c'era una comunità in piazza. Una volta al mercato avveniva lo scambio di merci, di prodotti locali, agricoli e artigianali.
Da questo punto di vista l'assenza al mercato di Vergato pressoché completa di produttori e prodotti locali è un sintomo preoccupante.
Manca il settore primario.
E' come se mancassero le fondamenta di un edificio.
Se non c'è il cacio di caprino prodotto a Riola, le uova di Montacuto, i conigli di Cereglio, gli zuccherini montanari di Grizzana, le mele di Tolè, è un gran brutto segno.
Perché se chiude un podere, chiude un pezzo di valle. La valle, poi, frana.
Il barbiere di Grizzana perderà un cliente e chiuderà. Il falegname che rifà gli stalli perde un cliente. Si importa, come diceva Paolo Prati, latte UHT dalla Lettonia, più traffico sulla Porrettana. Allora faranno la Porrettana a 4 corsie, a Casalecchio saranno ancora più arrabbiati per l'aumento del traffico, ma anche a Marzabotto e a Sibano e a Calvenzano...  Poi faranno in anche il collegamento Reno - Setta, si risparmieranno 5' per andare in val di Setta ma dopo qualche mesi si seccheranno le falde, come successo in Mugello, non ci sarà più acqua da bere, né per l'orto né e per gli animali  e l'azienda Lelli dovrà chiudere, diventa scomodo andare due volte al giorno alla presa a 3km di distanza, ma chi me lo fa fare per 35 centesimi al litro della Granarolo?

Una volta c'era il settore primario e Vergato era un'importante fiera cunicola. Una volta c'erano fondamenta robuste e vive.
Una volta.

Cesare Zecca

mestieri d'altri tempi


(immagine: argo_72)

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