martedì 14 aprile 2009

Il Male Comune

Ieri sera Rai 3 Report è stato dedicato alla questione del consumo di territorio con una puntata dal titolo significativo, Il Male Comune.
Ai disastri a valanga causati da questa scelleratezza documentati con precisione e chiarezza da Report, che massacrano il futuro, l’economia e la vita delle persone, aggiungiamo
  • desertificazione, depauperamento delle risorse idriche, sconvolgimento idrologico
  • alterazione micro e miniclimatica
  • sbilanci e aggravamento dei deficiti delle casse comunali
  • crollo dei valori immobiliari dell’esistente (prelievo forzato e silente di ricchezza dalle famiglie)
  • eliminazione di posti di lavoro, distruzione del settore primario e del turismo
  • tossicodipendenza di interi settori di un’economia drogata da straccioni, impedimento allo sviluppo di nuovi settori eco-nomici ad alto valore aggiunto
  • proliferazione di cave
  • sovversione (i sindaci rispondono ai gruppi di interesse e potere edilizi invece che ai paesani)
  • distruzione paesistica ed annichilamento estetico
  • sradicamento delle persone, loro imp0verimento culturale
Cambiare radicalmente questa antipolitica basata sul consumo di territorio è ciò distingue nettamente Altro Appennino da altre liste civiche e dai partiti, che hanno l’assalto al territorio e l’edilizia selvaggia come unica terapia per questo male comune, propinano aria fritta e malsana servita con un po’ di salsa verde alla sostenibile, una sbobba parolaia e sofisticata.
L’altra lista civica, Voltiamo Pagina di Mirco Baldi, ed il PD -  raggruppamento di partiti satelliti di Graziella Leoni  hanno un programma… edilizio. Ora andiamo a vedere…
Cesare Zecca

2 commenti:

  1. Sergio Says:
    giugno 2nd, 2009 at 17:43

    Un esemplare commento di Vittorio Emiliani: http://eddyburg.it/article/articleview/13265/0/352/

    RispondiElimina
  2. Cesare Zecca Says:
    giugno 3rd, 2009 at 13:50

    Grazie Sergio per la segnalazione.
    Ora abbiamo anche dei numeri: edilizia, 10% del PIL, turismo, qualcosina in meno.
    Ora, se non si ferma la valanga edilizia, arriveremo allo 0% di edlizia, dopo aver reso quasi_zero% il turismo.
    Per quanto mi riguarda, l’anno scorso ebbi la sciagurata idea di andare a tentare di visitare in bici la riviera del Brenta e relative ville.
    Un’esperienza di brutto, di orribile, di morte, di territorio alienato e distrutto terribile. E questo sarebbe il serenissimo veneto del nord? Mah.
    Io non ci tornerò mai più e lo sconsiglio a tutti.
    Tentare di raggiungere rubini topazi e smeraldi rivoltandosi nel letamaio che le ha assorbite, è traumatizzante.

    RispondiElimina