sabato 18 luglio 2009

Risoluzione concernente la politica dei trasporti

Premesso che
  1. la politica dei trasporti ha favorito, da decenni, quasi esclusivamente lo sviluppo della rete stradale ed autostradale e lo sviluppo del traffico su gomma;
  2. la rete ferroviaria storica, per capillarità ed estensione è in costante diminuzione dagli anni 60 (ca 16550 km oggi 1, con 5.100 km di linee non in esercizio, 2.700 km di linee in esercizio poco o non utilizzate) 2;
  3. il processo di liberalizzazione del mercato ferroviario ha permesso l’accesso alla rete ferroviaria nazionale di un numero elevato di imprese ferroviarie, senza presidiare in maniera puntuale e significativa sia il quadro delle regole che quello dei controlli;
  1. il personale delle ferrovie addetto alla circolazione, guida, conduzione, manutenzione e verifica dei treni e dei veicoli – a presenza vigile, controllo e presidio di linee e stazioni, è stato eliminato o drasticamente ridotto per scelte organizzative, produttive, tecnologiche e scarsità di risorse 3;
  2. nel solo 2009 si sono verificati 13 incidenti ferroviari, con 28 morti e numerosi feriti 4;
  3. lo sviluppo fuori controllo di strade e relativo traffico su gomma ha comportato, solamente nel 2007 (dati ISTAT) 5, oltre 5000 morti e oltre 325000 feriti, quando stati con sviluppo economico e popolazione analoghi se non superiori (es. il Regno Unito, con rete stradale nettamente inferiore e per certi versi più vetusta rispetto a quella italiana registra ratei di incidentalità, mortalità etc. molto inferiori 6), dimostrano l’indipendenza della sicurezza dall’estensione della rete stradale;
  4. il debito pubblico è colossale e in ulteriore e drammatico aumento (fino al 9.3% del PIL) 7.
Considerato che
  1. i recenti drammatici incidenti ferroviari, anche a pochi chilometri da Grizzana Morandi, a Vajano 8, a Viareggio 9 richiamano la nostra attenzione ed impegno;
  2. la scarsità di risorse impone che ogni euro investito nel sistema stradale, di fatto, viene sottratto al sistema ferroviario;
  3. la maggior parte delle risorse per il sistema ferroviario sono assorbite dalla rete ad Alta Capacità, Alta Velocità con costi esorbitanti sia ambientali che per le casse pubbliche 10e conseguente marginalizzazione delle linee ferroviarie secondarie e locali;
  1. l’introduzione dell’Alta Velocità ha comportato, a livello di servizio locale per i pendolari, concernente il nostro comune (linea Bologna – Prato - Firenze, stazione di Grizzana Morandi), la soppressione di numerosi treni e l’allungamento dei tempi di percorrenza per i pochi convogli rimasti e (linea Bologna – Porretta, stazioni di Riola e Pioppe di Salvaro) ritardi elevati e non sporadici per i treni della linea Porrettana, aventi origine nel nodo bolognese;
  2. gli investimenti della regione Emilia Romagna sono scarsi (solo lo 0.18% del suo PIL 11 per il sistema ferroviario regionale) nonché sensibilmente ridotti (meno della metà!) rispetto a quelli di altre regioni contigue come Lombardia e Toscana, fatto che comporta direttamente conseguenze negative per gli investimenti di RFI e di Trenitalia;
  3. contrariamente ad impegni programmatici precisi, il Partito Democratico ha dato voto contrario - unico partito! - all’istituzione di corse notturne sulla ferrovia Porrettana, in una recente riunione del Consiglio Provinciale 12 del 26 febbraio 2008;
  4. lo sviluppo del sistema stradale è una delle principali cause dell’aumento incontrollato di traffico su gomma, uno degli esempi della scienza dei trasporti che dimostra l’aumento del traffico a fronte dell’estensione delle rete e dell’aumento di banda disponibile

Il Consiglio Comunale di Grizzana Morandi
  1. si dichiara contrario al progetto noto come bretella Reno -Setta, i cui costi (ca 320M€) non sono in alcun modo sostenibili e andranno a discapito di investimenti sul sistema ferroviario;
  2. si dichiara favorevole ad ogni azione atta a ridurre la necessità di mobilità, a partire dall’ostacolare lo sviluppo edilizio che comporti l’insediamento di centinaia di persone obbligate a pendolare verso la zone produttive pedemontana, di pianura e felsinea e quindi ad aggravare il traffico su sistemi già sovraccarichi (strada statale e ferrovia Porrettana);
  3. si dichiara contrario ad ogni progetto avverso alla mobilità di qualità e sostenibile;
  4. si impegna a favorire in tutte le sedi la mobilità su ferrovia per le persone e per i pendolari grizzanesi;
  5. si impegna a sostenere il mantenimento e lo sviluppo della mobilità merci ferroviaria, anche locale, dichiarandosi contrario ad ogni progetto di riduzione di infrastrutture ferroviare locali (soppressione di doppi binari per l’incrocio, soppressione di scali merci locali, etc.);
  6. si impegna a favorire, anche a livello sovracomunale, di comunità montana, provinciale e regionale, il trasferimento del traffico merci su ferrovia, anche nella forma della predisposizione di scali merci intermodali (ad esempio a Silla) e scoraggiando ogni scelta urbanistica che porti alla dispersione degli insediamenti residenziali con un inevitabile aumento del traffico stradale.
1 http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=b3fe8c3e13e0a110VgnVCM10000080a3e90aRCRD
2 http://www.onds.it/ricerche/Seconda%20parte%20-%20Punto%20primo.pdf
3 http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/cronaca/viareggio-treno-2/livini-inchiesta2/livini-inchiesta2.html
4 http://www.macchinistisicuri.info/ms/inciferr/index.php
5 http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20081120_00/
6 http://www.iss.it/binary/sicu/cont/LIBRO%20II%20(76-82)%20SITO.1115814334.pdf
7 http://www.corriere.it/economia/09_luglio_02/deficit_istat_conti_pubblici_ff69b112-66e1-11de-9708-00144f02aabc.shtml
8 http://www.corriere.it/cronache/09_giugno_22/treni_deragliamento_bloccata_linea_51c2997e-5ef4-11de-bd53-00144f02aabc.shtml
9 http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE56202520090703
10 http://www.youtube.com/watch?v=_Mb-v-DLlVc
11 http://www.lanuovaecologia.it/UserFiles/Files/RapportoPendolaria2008.doc
12 http://it.groups.yahoo.com/group/ValleVerdeDelReno/message/243
Protocollata martedì 14 luglio 2009 con n° 7335

7 commenti:

  1. Sergio Says:
    luglio 28th, 2009 at 08:53

    Cesare puoi chiarire l’iter di questa risoluzione?
    Grazie

    RispondiElimina
  2. Cesare Zecca Says:
    luglio 29th, 2009 at 08:52

    La risoluzione è stata protocollata e in base all’articolo 2 del Regolamento del Consiglio Comunale di Grizzana

    “ART. 2
    DISPOSIZIONI COMUNI

    Ciascun Consigliere può presentare interrogazioni, interpellanze, mozioni e risoluzioni orali o per iscritto relative a diversi argomenti. Il Sindaco, nel caso di non risposta immediata, provvederà, entro le successive due sedute del Consiglio, per la risposta o il dibattito. ”

    dovrebbe essere messa all’ordine del giorno in uno dei due prossimi consigli comunali. Qui avrei finito ma… attenzione!

    In Comune ci sono alcune interpretazioni restrittive, che fanno riferimento all’articolo 39, comma 2, del Testo Unico sugli Enti Locali L.267/2000, e che sostengono che servirebbe un quinto dei consiglieri (16/5 = 3.33 consiglieri -> 4) per presentare a diritto risoluzione o mozioni.

    “Articolo 39
    Presidenza dei consigli comunali e provinciali
    [...]
    2. Il presidente del consiglio comunale o provinciale e’ tenuto a riunire il consiglio in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri, o il sindaco o il presidente della provincia, [la virgola è messa qui ed è importante, NdCZ] inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste. ”

    La punteggiatura ha un senso e anche la sua posizione. Questo comma stabilisce che è l’indizione/convocazione del consiglio comunale che è sottoposta a numero minimo (un quinto) di consiglieri, non certo la presentazione di interpellanze, interrogazioni, mozioni e risoluzioni che è diritto dei consiglieri, come stabilito, del resto, chiaramente, all’articolo 43

    “Articolo 43
    Diritti dei consiglieri

    1. I consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del consiglio. Hanno inoltre il diritto di chiedere la convocazione del consiglio secondo le modalita’ dettate dall’articolo 39, comma 2, [la virgola è messa qui ed è importante, NdCZ] e di presentare interrogazioni e mozioni.”

    leggendo il quale, di nuovo, si capisce chiaramente che è l’indizione/convocazione del consiglio a essere vincolata a un numero minimo di consiglieri, non certo le iniziative di questi, come mozioni, etc. .

    Questo è ovvio, altrimenti una lista di minoranza che non rientra nelle simpatie del sindaco/presidente del consiglio, e che non ha un quinto dei consiglieri, potrebbe essere silenziata coercitivamente per cinque anni e vedersi censurata ogni iniziativa e ciò è ovviamente assurdo e la negazione in termini della democrazia e quindi anticostituzionale.
    Una lista di minoranza presenta risoluzioni e mozioni, se la maggioranza non è d’accordo, voterà contro. Questo è uno dei modi di esercizio della democrazia e di vita di un consiglio comunale in cui si consiglia, si dibatte. La censura preventiva o l’insindacabile ed aleatorio giudizio di messa a Odg sono un’altra cosa.

    Questo per informarti che non riteniamo né corrette né applicabili le interpretazioni restrittive atte a far dipendere la presentazioni di risoluzioni, mozioni etc. dalla magnanimità di sindaco/presidente del consiglio.

    RispondiElimina
  3. Cesare Zecca Says:
    agosto 3rd, 2009 at 15:05

    Sabato 1 agosto, sul passente di Mestre, c’è stata la palese dimostrazione (come se servisse, come se a livello ingegneristico e scientifico ciò non fosse arcinoto) che aumentare la banda aumenta complessivamente il traffico e sposta i problemi peggiorandoli.

    L’amara conferma del (non) Passante di Mestre
    http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=422

    Ci sono altre analisi, ad esempio da parte dei “progressisti” de La Repubblica che però si limitano a analizzare i sintomi e a proposte su come migliorarli senza arrivare al nocciolo del problema:

    1
    Popolazione eccessiva per il territorio => urge decrescita demografica

    2
    Logistica impazzita solo (im)mobilità privata su gomma => decrescita del trasporto (su gomma)

    3
    Aumentare le strade aumenta il traffico => decrescita della rete viaria

    RispondiElimina
  4. Cesare Zecca Says:
    agosto 5th, 2009 at 12:01

    Ecco due analisi (Mariarosa Vittini e Carlo Giacomini) di tipo ingegneristico e urbanistico sulla cagata del passante di Mestre e di come una non-soluzione gestita male abbia portato al collasso di sabato 1 agosto avvenuto in un contesto terirtoriale ed ambientale decisamente peggiorato e degradato dall’esecuzione dell’opera.

    Pare che la fede e lo zelo invasato in bretelle, tangenziali e passanti non conoscano crisi e più essi peggiorino i problemi, più diventino feticcio per i loro adoratori.

    Perché la crisi del Passante di Mestre
    a gosto 2008
    http://www.eddyburg.it
    http://www.eddyburg.it/index.php/article/articleview/13596/1/162

    RispondiElimina
  5. Cesare Zecca Says:
    settembre 4th, 2009 at 13:45

    Sergio, l’iter ha avuto esito positivo, la legge 267/2000, art. 39 e 43, e il Regolamento Consiliare del comune di Grizzana sono stati rispettati.

    RispondiElimina
  6. Cesare Zecca Says:
    settembre 4th, 2009 at 13:46

    Ho ricordato, nel blog di Grillo, alcuni misfatti nostrani (ho dimenticato
    un’altro delirio ovvero la bretella_di_incontinenza Reno - Setta).

    http://it.groups.yahoo.com/group/ValleVerdeDelReno/message/385

    RispondiElimina
  7. Cesare Zecca Says:
    ottobre 16th, 2009 at 13:30

    LO STUDIO
    Trasporto merci su rotaia
    In Italia è in via di estinzione
    Appena il 9,9% dei prodotti viene caricato sui vagoni. Il Tir fa la parte del leone

    di VINCENZO FOTI

    IL TRASPORTO merci su rotaia è in via d’estinzione. In Italia appena il 9,9% dei prodotti viene caricato sui treni contro l’11,8% dell’Inghilterra, il 15,7% della Francia e il 21,4% della Germania. In Europa la media si aggira intorno al 17%. E’ quanto si legge in uno studio dell’Eurostat divulgato dall’associazione Federmobilità, che per il 19 e 20 novembre ha organizzato a Roma una ‘due-giornì dal titolo “Mercintreno” presso la sede del Cnel a Villa Borghese.

    Nel 2007 il traffico combinato si trovava agli stessi livelli del 2002; per gli ultimi due anni non si hanno dati ufficiali, ma il trend è in calo. Mentre la quantità di merce movimentata sui binari sfiora a fatica il 10%, quella trasportata sui camion - che si avventura su autostrade tipo l’A3 Salerno-Reggio Calabria - supera il 60% (Conto nazionale dei Trasporti 2009). Stando invece allo studio di Eurostat i tir vincono addirittura al 90%. Alfredo Peri, presidente di Federmobilità e assessore ai Trasporti dell’Emilia-Romagna, non usa mezzi termini: “L’emergenza ambientale impone una forte riflessione sulle politiche fin qui adottate in tema di trasporto ferroviario delle merci. La liberalizzazione non ha sviluppato un vero mercato dei servizi ferroviari né aumentato il volume delle merci trasportate”.

    [...]

    Da la Repubblica.it

    RispondiElimina