lunedì 27 luglio 2009

Idiozia 100000!


La strategia per l’uscita dalla crisi è sempre la stessa: cementificare, cementificare, cementificare. I nuovi 100.000 alloggi in un’Italia già distrutta dal cemento sono un atto di demenza economica, prima ancora che ambientale. Chi guadagna dalla costruzione di immobili in un Paese che sta relegando i suoi spazi verdi sugli Appennini e sulle Alpi? Ovunque case vuote. Se passeggiate in una qualunque grande città vedrete, accanto a nuove costruzioni residenziali che devastano i centri e le periferie, interi palazzi, uffici, alloggi in vendita e in affitto. A che serve costruire ancora e ancora? Il Italia ci sono seconde, terze, quarte case in luoghi (prima) meravigliosi. Case vuote, affittate un mese all’anno, qualche volta neppure quello, dalle persiane chiuse. Edificate ovunque, sulle dune della Sardegna o sui prati dei paesi montani. Qual è il VERO valore economico di queste case?
Il costo ambientale della costruzione di una casa vuota è enorme. Costruire senza una reale necessità abitativa, per pura, e spesso solo presunta, speculazione è un delitto. Il territorio italiano è degli italiani non delle società immobiliari, delle banche che le finanziano con i nostri soldi e delle lobby di governo. Se queste ci guadagnano, i piccoli azionisti delle società immobiliari quotate in Borsa, come ad esempio Risanamento, perdono tutto.  (continua in beppegrillo.it)
Beppe Grillo
Sabato abbiamo percorso molte parti del territorio orientale e settentrionale di Grizzana per sopralluoghi di vario tipo, uno dei quali, più accurato è stato fatto a Collina.
La stragrande maggioranza degli edifici, sia a Collina che per le altre frazioni attraversate e gran parte di case sparse,  sono vuote, deserte.  A Collina anche edifici di pregio, restaurati di recente, o altri, come la villa padronale - casa torre, non sono neppure abitati d’estate o in periodi di vacanza. In giro per Grizzana abbiamo visto decine di cartelli Vendesi appesi.
Non c’è alcun bisogno di nuova edilizia, ci sono ovunque, centinaia di migliaia di edifici, appartamenti e case vuote, parte delle quali non più abitate neppure d’estate.
Riteniamo che la costruzione di nuove strade e di lottizzazioni sia il male assoluto, il peggiore, perché consumano il territorio definitivamente e favoriscono la diffusione tumorale di altri nuovi edifici. Strade e lottizzazioni sono ancor peggio di interventi, sia pur discutibili, inerenti le energie rinnovabili, tipo le insensatezze complete di fotovoltaico su terreni agricoli, stupidità anche locali, come nel caso di Gumiera, nel comune di Camugnano (con milioni di ettari di tetti e superfici di copertura non c’è alcuna giustificazione per consentire che campi e terreno agricolo, incolto o in fase di rimboschimento o silvestre, venga usato per installazioni di campi fotovoltaici). Strutture per mini e micro idroelettrico possono essere gestite con attenzione, integrate in alcune opere esistenti o, al più, comportare opere su aree che in 10/15 anni possono venire rinaturalizzate e riboscate.
Solo dei folli potrebbero avvocare la necessità di costruire nuovi 100000 alloggi con un parco di invenduto, di inutilizzato enorme. Ogni nuova costruzione mette mani nel tuo portafoglio e comporta una netta e drastica discesa del valore del tuo immobile. Essi guadagnano, tu ci smeni. Anche l’ambiente ci smena, e pure tutto il resto.  Quasi certamente dolo e speculazione, più che idiozia.
Cesare Zecca
Paolo Giuffrida
Stop al consumo di territorio
Campagna nazionale

Nessun commento:

Posta un commento