venerdì 22 aprile 2011

Questione Fiat - Marchionne

Premesso che
  1. La FIAT (Fabbrica Italiana Automobili Torino) può essere considerata NON PIU' ITALIANA... avendone Marchionne portato la testa in USA ed il corpo in Sud America, Polonia, Ucraina, Russia, Ungheria, Romania, Turchia, etc. lasciando a Torino solo orpelli pagati dallo Stato Italiano negli anni passati.
  2. Marchionne non avendo più niente da perdere ha sferrato per conto del capitalismo internazionale un'offensiva ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori italiani, che in caso di successo si espanderebbe alle lavoratrici e ai lavoratori di tutte le categorie;
  3. Il vergognoso accordo appena votato a Mirafiori,ma anche in quello di Pomigliano prevede riduzioni generalizzate dei diritti dei lavoratori (ad esempio il taglio dei tempi delle pause con gravi conseguenze sulla salute);
  4. In tale accordo sono previste clausole specifiche di responsabilità individuale del lavoratore il quale, al momento del passaggio alla nuova società voluta da Fiat, si troverà solo davanti all’impresa e costretto a sottoscrivere l’accettazione dei contenuti dell’accordo firmato da : FIM, UILM,UGL,FISMIC,ASSOCIAZIONE QUADRI, tranne che da FIOM;
  5. L’accettazione di quei contenuti avrà l’effetto di limitare la libertà del singolo all’interno dell’azienda e di limitare la possibilità di difendersi con lo sciopero in quanto passibile di provvedimento disciplinare individuale;
  6. Le sanzioni previste avranno effetto inibitorio verso le organizzazioni sindacali che vorranno organizzare scioperi contro ciò che è stato sottoscritto, anche quando, nella concretezza dei fatti, sia necessario indirli. Si consideri l’esempio precedente al punto 3 relativo ai ritmi di lavoro.
  7. Questo accordo cancella il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che non sarà più applicato nella nuova società, cancella la rappresentanza sindacale eletta dai lavoratori, cioè cancella la possibilità dei lavoratori di scegliere da chi farsi rappresentare, da quale organizzazione sindacale, da quali donne e uomini all’interno dei luoghi di lavoro;

Il Consiglio Comunale di Grizzana Morandi

Indirà un Consiglio Comunale Straordinario, aperto al pubblico con la presenza di delegati Fiom, garantendo che anche nel proprio Comune si possa svolgere una discussione pubblica concernente il referendum ricattatorio di Mirafiori, sui suoi effetti e sulle ripercussioni su altri settori lavorativi nella prospettiva di restituire al mondo del lavoro (come riportato nella Carta Costituzionale), caratteristiche di democraticità, diritto sindacale, equità salariale e dignità.

2 commenti:

  1. Risposta scritta da parte della Sindaca Graziella Leoni
    Lunedì 7 marzo 2011, protocollata col num. 1879/2011

    In merito alla tutela dei diritti dei lavoratori e dei principi sindacali all'interno delle aziende, pur non avendo competenza specifica in merito, si assicura l'impegno di questa Amministrazione a sostegno dei lavoratori e a difesa dell'agibilità politica e sindacale nei luoghi di lavoro, ovunque si manifestassero situazioni di potenziale pericolo per le stesse.

    Distinti saluti
    Graziella Leoni

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  2. Protocollata sabato 5 febbraio 2011, num. 973

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