mercoledì 27 aprile 2011

Decrescita energetica

(immagine: greenpeace)

Una bozza di risoluzione, forse un po' corposa, più un... prototipo di piano energetico altroappenninico. :) In questi giorni ricorre il 25° del disastro di Chernobyl, mentre la catastrofe nucleare di Fukushima continua a peggiorare in gravità, Berlusconi e la sua cricca ha reso esplicito il concetto di democrazia popolare limitata ad invocazione variabile, considerando che a lui non ci piace l'emotività che avrebbe portato a probabile successo il referendum contro il nucleare e quindi ha deciso di (tentare di) non farlo fare, sostenuto anche dall'apologia della chiesa cattolica.
La questione dell'energia è una col modello demente e necroforo di crescita (demografica compresa), col peggio della speculazione capitalistica e con molti aspetti antiecologici, antipolitici, di sfruttamento di Gaia e altri territori e altri popoli. Non si può pensare di eluderlo o di non pensare ed agire anche localmente, personalmente.
Nel frattempo il business insostenibile e stupido, verniciato di brutto verdognolo, la moda degli inceneritori detti centrali a biomasse (bio?) avanza infiocchettato col bel nastrino Green Economy, l'ennesima bufala per menti poco attente, incoerenti, svampite, addomentate, in malafede o accondiscenti.

Cesare Zecca



Il miglior kilowattora è quello che non serve.


Premesso che
  1. Questo Consiglio è conscio dei limiti allo sviluppo1.
  2. Questo Consiglio ha il dovere morale di informare i paesani sulle necessità di intervenire su cinque fattori concomitanti (danni di una comunità al territorio, cambiamento climatico, rapporti con popolazioni amiche, rapporti con popolazioni nemiche, risposte di una società ai problemi ambientali e non solo) per garantire stabilità e futuro o, viceversa, preparare o contribuire alla preparazione di crisi via via più gravi ed irreversibili2.
  3. Questo Consiglio osserva che un bilancio energetico stabile e sostenibile per un futuro di qualità per la nostra comunità si ottiene in primis con diminuzione delle necessità energetiche (decrescita energetica).
  4. Tra 2010 e 2015 è previsto il picco (momento in cui inizierà a diminuire la produzione, in genere con aumento dei consumi) nelle risorse energetiche petrolifere3 al quale seguirà il picco nelle risorse di carbone4 e di gas naturale5 e, in alcuni lustri il picco delle risorse uranifere6.
  5. E' giusto che ogni comunità sia compatibile in numero di Homo, per consumo medio e per consumo complessivo con la capacità di produzioni energetiche da fonti rinnovabili strettamente locali; questo Consiglio considera ingiusto (e violento) per le conseguenze nefaste che comporta su biotopi, natura e umani l'approvvigionamento di risorse (anche energetiche) da luoghi non vicini.
  6. La dimensione energetica della vita della nostra comunità ha relazioni strette con quasi tutte le espressioni del vivere.


Il Consiglio Comunale di Grizzana Morandi
  1. Osserva l'urgenza di una sensibile diminuzione delle necessità energetiche della comunità che rappresenta e si impegna ad indirizzare e sostenere tutte le azioni culturali, ideologiche, politiche ed amministrative che vadano nel senso di tale sensibile riduzione.
  2. Si impegna sul proprio territorio comunale per ogni azione atta a modificare e disincentivare stili di vita, pratiche e malcostumi energivori che sono quasi nella totalità insani, insalubri, antiecologici, antiestetici, sgradevoli, antieconomici nonché semplicemente insostenibili.
  3. Apologizza l'indipendenza energetica della comunità grizzanese e si impegna affinché l'impronta ecologica (prodotto del numero di paesani per i loro consumi medi) della comunità grizzanese dal 3.71 attuale (dati 20077) diminuisca fino ad 1 ed oltre, allo scopo di garantire margini di biocapacità residuali (anche energetiche) sempre più ampi a garanzia del selvatico, del non umano e delle generazioni future.
  4. Ricorda che la produzione di energia prodotta da fonti rinnovabili deve comportare la soppressione di produzione da fonti non rinnovabili e che, preso atto della necessità improcrastinabile di diminuire le nostre esigenze energetiche, all'aumento della produzione da fonti di energia rinnovabili deve corrispondere la progressiva eliminazione dell'uso di fonti non rinnovabili (fossili e nucleari esistenti).
  5. Si dichiara contrario al consumo e alla produzione di energia da fonti non rinnovabili (idrocarburi, carbone e nucleare) e si dichiara contrario anche alla produzione di energia da fonti rinnovabili che non rispettino il criterio del ciclo chiuso e della sostenibilità in ambito geografico comunale.
  6. Si impegna per ostacolare in ogni modo l'ulteriore sviluppo del traffico privato motorizzato e delle infrastrutture viare ad esso necessarie e a promuovere la necessità di diminuire i trasporti, di favorire l'uso di mezzi pubblici e delle ferrovia in particolare8.
  7. Si impegna a divulgare e promuovere ottime pratiche quotidiane e non il cui effetto è quello di diminuire le esigenze energetiche, di aumentare l'efficienza e in primis
    o - il sostengo all'agricoltura biologica locale e delle produzioni di alta qualità relative
    o - la promozione dello scambio di cibi in luogo, ovvero di forme di compravendita diretta con le piccole imprese contadine locali
    o – la necessità di ridurre il consumo di carni e di promuovere la riscoperta di tradizioni gastromomiche locali dette di cucina povera che utilizzava prevalentemente cereali integrali e legumi e solo marginalmente carni e proteine di origine animale9
    o - la necessità di ridurre il pendolarismo e relativi consumi energetici mantenendo la popolazione su livelli compatibili con l'offerta di cibo, lavoro, acqua ed energia locali
    o - di intervenire sul ciclo della materia favorendo la diminuzione del consumo di materia, il riuso degli oggetti progettati e prodotti in alta qualità per la manutenzione e durata, con politiche di forte penalizzazione della produzione di rifiuti, considerate le ingenti risorse energetiche necessarie per la loro gestione
    o – promuovere attività di movimento quotidiano e sportive per la popolazione, che aumenti il livello di ben-essere, l'eccellenza fisiologica, la prestanza fisica e diminuisca le esigenze energetiche per cure, medicalizzazioni, trasporti con mezzi a motore privati
    o - la promozione dell'acqua del sindaco, ovvero l'uso di acqua potabile di acquedotto per bere e cucinare, riducendo fortemente le necessità di energia per il trasporto di acque minerali e per la gestione delle quantità rilevanti di rifiuti plastici che derivano a aprtire dalla sede municipale (sedute del consiglio e non solo)
  1. Si dichiara contrario all'uso (se non in casi del tutto eccezionali) di sistemi di raffrescamento (condizionamento).
  2. Si impegna a verificare che nelle case l'accensione del riscaldamento avvenga solo in periodo consentito e comunque in misura non superiore ai 20° massimi stabiliti per legge. Promuove a tale scopo la formazione su tipi di abbigliamento, stili di vita, tonicità fisiologica (vedi punto G) che aumentano sensibilmente la piacevolezza del vivere e riducano sensibilmente la necessità energetiche per la regolazione delle temperature.
  3. Si impegna a modifiche ai regolamenti edilizi che impongano l'accumulo dell'acqua piovana mediante cisterne private o condominiali o per capannone per il loro riuso per l'irrigazione e tutti gli usi non alimentari e di igiene personale.
  4. Si impegna a modifiche ai regolamenti edilizi in modo che essi vadano in direzione di edifici prima passivi e poi attivi, non solo in senso energetico ed efifici in cui i circuiti per l'acqua prevedano separazione tra acque potabili (ad uso alimentare e per igiene personale) e acque di accumulo (per sciacquoni, irrigazione oculata e ogni altro uso che non sia alimentare e per l'igiene personale).
  5. Si mpegna a promuovere ssitemi alternativi per feci ed urine a secco e che evitino in ogni caso l'utilizzo di acque potabili (e i pesanti costi energetiche di approvigionamento e trasporto) o l'uso oculato delle acque di accumulo, con uso, ove possibile di reti di microfertirrigazione locale10.
  6. Si impegna a proporre in sede comunale e in tutte quelle opportune il divieto di contabilizzazione condominiale millesimale delle spese di riscaldamento e di raffrescamento e che debbono essere sostituiti da sistemi di misurazione dei consumi termici e tariffazione a consumo11 per unità abitativa o produttiva compatibili anche con impianti centralizzati esistenti, anche a colonna.
  7. Si dichiara nettamente contrario alle centrali a biomasse e favorevole solamente all'utilizzo di biomasse locali per il solo riscaldamento domestico (familiare ovvero a microscala) istituendo apposito regolamento che obblighi lo spargimento delle ceneri risultanti nelle aree di provenienza delle biomasse utilizzate (microbiomasse a ciclo chiuso).
  8. Si dichiara nettamente contrario ad ogni azione che non contrasti lo sviluppo di inceneritori (discariche aree12), alla loro costruzione prima e utilizzo e gestione anche indiretti poi, considerata la nefasta capacità di inquinamento irreversibile, gli sprechi colossalli di materia e di energia che essi comportano e promuovono.
  9. Promuove l'utilizzo di microcentrali a gas naturale o biomasse solo per edifici pubblici considerato che lo scopo primario di tali impianti sia la produzione di energia elettrica commisurata all'utilizzo del cascame termico per riscaldamento, potenza termica dimensionata solo sulle necessità dell'edificio o di gruppo di edifici (ad esempio pertinenze) contigui.
  10. Si dichiara favorevole alle micro produzioni di energia da fonti rinnovabili, a scala familiare e artigianale distribuite sul territorio (fotovoltaico familiare e condominiale, minieolico, geotermia, microidroelettrico ecologico) e a favorire l'azionariato popolare, o forme di finanziamento alternativo (ESCO) o di piccole banche locali per reperire le risorse per gli investimenti per la diminuzione (per risparmio e per aumento di efficienza) delle richieste energetiche o per la microproduzione da fonti rinnovabili.
  11. Si impegna per vietare l'installazione di campi solari e altri centrali per fonti rinnovabili su terreni non edificati13 (agricoli, forestali, incolti, demaniali) e consentirà l'installazione di campi solari fotovoltaici solo su superfici già urbanizzate (tetti, tettoie, coperti, lastrici solari, coperture di capannoni, pensiline, pannelli ombreggianti per parcheggi etc.).
  12. Si impegna a promuovere l'alberatura in prossimità di edifici con effetto di sensibile diminuzione delle temperature estive negli edifici e di diminuzione del raffreddamento in periodo inverrnale.
  13. Promuove lo stop al consumo di territorio allo scopo di non aumentare ulteriormente le superfici morte (edificate, asfaltate e urbanizzate in genere) sulle quali non avviene sintesi clorofilliana da parte della vegetazione, l'accumulo del carbonio e quindi anche di biomasse (anche energetiche), per ridurre le necessità energetiche per la produzione di inerti e di edifici e per impedire l'aumento di popolazione e di attività economiche e relativa crescita dei consumi energetici.
2 Jared Diamond, Collasso – Come le società scelgono di vivere o morire, Ed. Einaudi, 2005, tutta l'opera e, introduttivamente, le pag. 14 - 19
3 Luca Salvioli, Il paradigma della crescita non supererà il picco del petrolio, Il Sole 24 Ore
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Economia%20e%20Lavoro/risparmio-energetico/frontiere/petrolio-picco-aspo.shtml
4 Confermato. Il picco del carbone è imminente come quello del petrolio
http://blogeko.iljournal.it/2010/confermato-il-picco-del-carbone-e-imminente-come-quello-del-petrolio/
5 K. Aleklett, C.J.Campbell, Il picco e il declino della produzione mondiale di petrolio e gas naturale, Uppsala University
http://www.aspoitalia.it/documenti/campbell/Alek-campbell-oil2003.pdf
6 Picco dell’uranio. Il banchetto nucleare è arrivato alla frutta
http://blogeko.iljournal.it/2010/picco-delluranio-il-banchetto-nucleare-e-arrivato-alla-frutta/
8 Il consumo di auto a benzina va dai 70 ai 90 kWh per 100km; un treno ad alta velocità invece è efficientissimo, consuma solo 3 kWh per passeggero. Sebbene la distanza utilizzata sia cinque volte il raggio di azione normale per l'uso della bici (ipotizziamo 20km) il treno è secondo solo alla bicicletta per efficienza.
Vento, sole o aria fritta? Le energie rinnovabili fuori dal mito, Il Fatto Quotidiano, 11 marzo 2011
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/22/vento-sole-o-aria-fritta-le-energie-rinnovabili-fuori-dal-mito/99259/
9 Secondo alcune stime il costo energetico annuale per persona di un alimentazione non salturiamente carnivora è pari al costo energetico annuale di utilizzo e relativa quota “produzione” di un'automobile.
10 Si legga il Piano Regionale di Tutela delle Acque e le relative osservazioni in materia di Altro Appennino
http://altroappennino.blogspot.com/2009/07/osservazioni-ptcp-per-pta.html
12 Gli inceneritori sono a tutti gli effetti delle discariche aree, considerato il Principio di Lavoisier della conservazione della massa chimica
http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_della_conservazione_della_massa_%28chimica%29
13 Stop al consumo di territorio, La Campagna contro il fotovoltaico su terreni liberi
http://www.stopalconsumoditerritorio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=177&Itemid=1

1 commento:

  1. Gentile Sindaca

    In conferenza dei capigruppo ci fu richiesto di di collaborare alla stesura di una risoluzione sullo sviluppo delle energie alternative, punto 9 del consiglio comunale p.v. (si noti che in oggetto non c'è menzione alla riduzione delle necessità energetiche e al risparmio energetico).

    I tempi sono quelli che sono e io avrei butttato giù una prima versione di "Risoluzione concernente la decrescita energetica e le energie da fonti rinnovabili" che purtroppo ho finito solo poc'anzi.

    Come si può procedere?
    Dovrei avre l'avvallo della lista di cui sono portavoce e poi farvela avere, eventualmente modificata, ma i tempi stringono.

    Poiché uno degli obiettivi inziali di Altro Appennino era quello di instillare idee e di proporre soluzioni e di valutare favorevolmente il fatto che essi entrino nella mente e nella vita di altri paesani, compreso il fatto che tali scelte politiche vengano assunte foss'anche da amministratori di altre forze, potremmo procedere come segue.

    Ora

    * c'è una bozza (versione 1) [quella qui sopra, NdCZ] della risoluzione che è stata pubblica sul diario di lista (c'è il copyright morale ;)
    * ritenetevi liberi di incorporare alcune idee, se lo ritenete opportuno, valuteremo favorevolmente l'adozione anche solo di alcuni punti (Piuttost che gnent l'è mei póc si dice in Lombardia)
    * la informo che ci riserveremo di presentarla come nostra risoluzione comunque in uno dei prossimi consigli comunali.


    La bozza (versione 2) è allegata in formato PDF

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