domenica 17 giugno 2012

Il fienile del piccolo paese

  • Ne consegue, pertanto, che non è più possibile rivitalizzare e perpetuare in Italia e nell’Occidente europeo un tipo di sviluppo basato sull’ abnorme e artificiosa crescita delle pratiche assistenziali e dei consumi individuali, fonti di sprechi, di parassitismi, di dissipazione delle risorse, anche perché non è più possibile che la dinamica del benessere delle popolazioni degli Stati capitalistici possa trovare uno dei suoi sostegni nello sfruttamento e nella rapina dei paesi ex coloniali.
    Enrico Berlinguer

Altro Appennino ha ricordato anche nel consiglio comunale di sabato 16 u.s. che la diversità in Europa sono state occasioni di conflitto in passato ma sono ora anche occasioni di evoluzione e miglioramento. Dalla Germania abbiamo ora l'insegnamento di una politica pulita ed onesta che ci impone il giusto rigore nel bilancio, ovvero ci riporta ad un tipo di vita sostenibile "del passo più corto della gamba" che è onesta (nei confronti dell'(unico) ambiente in cui viviamo e delle generazioni future alle quali lo stiamo rubando per distruzione). Onestà - e certamente anche austerità a volte! - che ha SEMPRE caratterizzato per secoli la vita locale e non solo. L'opera di Rosenboom dunque ci può riportare anche alle nostre radici ed è importante perché un Uomo senza radici non è nulla.

Johan Rosenboom ha rappresentato nelle sue opere anche la cultura e l'estetica del PAESAGGIO rurale e della vita contadina paradossalmente è stato premiato in un luogo di assoluta bellezza il cui recupero (da porcilaia a sala per cultura e convegni, peraltro!) è stato finanziato dal massacro ambientale, economico e sistemico della variante di valico.

Tutto ciò è schizofrenico.
Rischiamo l'apologia della cultura e dell'estetica contadina finanziata con le briciole di opere che, fondamentalmente, per mille ragioni di consumo del territorio, di infrastrutturazione senza limiti, di capannonizzazione,di lottizzazione, di distruzione fisica dei campi e del (bio)territorio, di speculazione hanno affossato e affossano il settore PRIMARIO e l'eco-nomia agricola.

In consiglio comunale Altro Appennino ricorda regolarmente l'insostenibilità di questo sistema ma in 15 su 16 votano regolarmente proroghe a concessioni edilizie ed edilizia sul nuovo. Neppure localmente gli amministratori del tutto edotti dei disastri della crescita (e ciò è ancor più grave a nostro avviso) non riescono a dare uno stop, anche se piccolo, a questo sistema distruttivo.
Il fideismo nel sistema tumore-crescita è completo e a tutti i livelli: anche localmente.
Strade asfalto lampionature parcheggi sono le richieste ripetute in litania, quasi psicotica alle consulte o il vantarsi degli amministratori.

Con la variante di valico l'economia avrà un guizzo e così avremo un nuovo iPhone trasportato sui TIR più velocemente per collegarci al web e vederci la bellezza dei terzo fienile di Campiaro e consolarci della bellezza dei paesaggi rurali di una volta, mentre l'ennesima azienda contadina verrà distrutta per sempre.
Magari facendo un debito oppure stampando della cartadenaro.


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